L'archivio parrocchiale di Limana

Da alcuni anni, su invito del Parroco, Giorgio Fornasier si dedica alle ricerche, alla catalogazione e alla organizzazione dell’archivio Parrocchiale di Limana (BL), depositario di importanti documenti e informazioni sulla storia delle famiglie di questo paese e non solo.

L’aumento impressionante di richieste di certificati di nascita e matrimonio, soprattutto da parte di discendenti di Limanesi emigrati in tutto il mondo, lo ha impegnato a fondo per soddisfare dove possibile tutte le richieste, spesso legate all’ottenimento della cittadinanza italiana a scopo di studio o lavoro (Brasile). Nel fare questo specifico lavoro ha avuto modo di conoscere sempre più nei dettagli questa affascinante realtà, che merita di essere salvaguardata, studiata e in parte anche pubblicata.

Quasi tutti i libri arrivati fino al giorno d’oggi sono leggibili, tranne qualche pagina danneggiata in passato e si sono conservati abbastanza bene nel freddo della soffitta, protetti dall’assalto di ratti e dall’umidità. Mancano diversi libri tra il 1550 ed il 1680, forse andati perduti o sottratti durante il trasloco dalla Pieve originale alla nuova sede di Dussoi. Si riesce comunque a ricostruire la storia delle famiglie di Limana dal 1684 ad oggi ed è questo il lavoro titanico che Giorgio sta portando avanti da molti anni e che lo appassiona sempre di più. Tramite controlli incrociati è comunque possibile arrivare anche a date antecedenti.

Ha dato la precedenza alla preservazione dei dati contenuti nei libri più antichi riferiti alle nascite, morti e matrimoni per cui, grazie alla preziosa collaborazione dell’amico Gianpiero Marchioni di Vittorio Veneto, ha copiato con uno scanner speciale le pagine di preziosi libri ormai in via di deterioramento che riportano le scritture a mano dei vari parroci dal 1552 al 1819. Si dispone ora di quasi 1.000 immagini in pdf di questi libri, che possono essere consultate a computer usando ingrandimenti e filtri per una migliore ed accurata lettura, senza deteriorare ulteriormente gli originali.

Giorgio ha gia ultimato, con l’aiuto della moglie, la trascrizione a computer di tutti i dati e la composizione delle famiglie di Limana dal 1680 ai primi anni del 1900. Questo permette di consultare velocemente e in maniera sistematica, anche con controlli incrociati, l’archivio per verificare la presenza dei nominativi richiesti e ricostruire storia e discendenza delle varie famiglie. Ha inoltre instaurato una stretta collaborazione con le vicine Parrocchie di Castion e Trichiana per i frequenti spostamenti che avvenivano e matrimoni celebrati tra famiglie residenti in aree limitrofe.

IPWSO

Avendo il secondo figlio Daniele affetto da una grave malattia genetica rara, si è sempre impegnato nel volontariato e nelle attività rivolte verso i portatori di handicap. Ha collaborato inizialmente con la Associazione Genitori di Soggetti con Sindrome di Prader-Willi, con sede presso l’Ospedale San Raffaele di Milano ed è stato per alcuni anni delegato italiano presso la International Prader Willi Syndrome Organisation (I.P.W.S.O.).

Alla Conferenza Internazionale di Oslo nel 1994 è stato eletto membro del Board con l’incarico delle Pubbliche Relazioni e poi di Tesoriere. In occasione della Terza Conferenza Mondiale sulla Sindrome di Prader-Willi da lui organizzata con l’Associazione Italiana al Lido di Jesolo (VE) nel maggio 1998, è stato eletto Presidente della IPWSO, carica che ha ricoperto fino al mese di aprile del 2004. Dato lo sviluppo della organizzazione in continua espansione, il nuovo direttivo gli ha chiesto di continuare a seguire l’IPWSO in qualità di Director of Program Development e quindi dal 2009 di Chief Executive Director, portando l’organizzazione da 21 agli attuali 84 stati membri. Giorgio Fornasier lavora a tempo pieno a questa missione partecipando con stands informativi a importanti Congressi Medici nel mondo e incontrando famiglie di pazienti con questa sindrome e medici che di essa si interessano.

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Giorgio Fornasier a Bangalore (India) con la Prof. S. Cassidy Presidente IPWSO e con i rappresentanti della locale Associazione di genitori.

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Il traffico di emails sul suo computer supera i 5.000 messaggi all’anno, cui lui risponde solitamente entro 24 ore, soprattutto se provenienti da genitori disperati o preoccupati, fornendo loro materiale informativo, consulenze specialistiche tramite il proprio “scientific advisory board” e offrendo ai paesi più poveri la possibilità di avere una diagnosi genetica gratuita presso il laboratorio di genetica molecolare dell’Istituo Mauro Baschirotto per le Malattie Rare di Costozza (VI). Dal 2000 la IPWSO ha la propria sede presso questo istituto (BIRD) e la stretta collaborazione ed amicizia con i titolari Giuseppe e Anna Baschirotto ha portato a risultati importanti riconosciuti in tutto il mondo. Dal 2003, quando il servizio di diagnosi gratuita è iniziato, sono stati fatti più di 250 tests per pazienti di 31 diversi paesi.

La sua attività musicale e compositiva è molto presente in questa sua missione ed esegue spesso concerti in Italia e all’Estero per raccogliere fondi per l’IPWSO. Nel 2001 ha composto l’inno della associazione su testo di Linda Thornton della Nuova Zelanda, anche lei madre di una ragazza con la Sindrome di Prader Willi e segretaria della organizzazione.


  • Testo e file audio Fly High
  • Vuela Alto
  • Ich auch

    Nell’estate del 2004, Giorgio Fornasier ha accompagnato la nuova Presidente IPWSO, la signora Pamela Eisen degli Stati Uniti, a visitare alcune realtà in Europa. In Germania hanno conosciuto la figlia del presidente della associazione tedesca Annika, una bambina di 11 anni con un certo ritardo mentale, la quale non parlava ancora e si faceva capire solo a gesti. Quello che ha impressionato ed emozionato entrambi è stato il fatto che le uniche parole che riusciva a dire di continuo erano: Ich auch, cioè “anch’io”.

    Lo faceva gentilmente toccando la spalla dele persone, come per dire: “Ci sono anch’io, non dimenticatevi di me”. Questo ha scatenato in Giorgio una forte emozione e sono risuonate nella sua testa alcune note poi diventate una canzone con il seguente testo in Inglese scritto da Pam:

    Ich auch, me too, anch’io, yo también,
    dear mama, dear papa help me be me!
    Help me to grow, help me to be
    part of this world I deserve… you will see.
    When I was born you were in despair,
    but I was looking for someone to care:
    I am your child, I am the same
    as all the children so don’t be ashamed.

    Ich auch, me too, anch’io, moi aussi,
    dear mama, dear papa, what do you say?
    “With us you’ll grow! Be as you are:
    part of this world that you love with your heart.
    When you were born we gave you our love;
    you were our angel, a star from above.
    I am your mother, I am your dad,
    we are so proud of the child that we had.
    Wir auch … we too!

    Tradotto significa:
    Anch’io! Cara mamma e caro papà aiutatemi ad essere me stessa!
    Aiutatemi a crescere e ad essere parte di questo mondo… E vedrete quello che so fare!
    Quando sono nata, eravate tutti disperati, ma io cercavo solo qualcuno che mi aiutasse:
    io sono vostra figlia, sono uguale a tutti gli altri figli, per cui non abbiate vergogna di me!
    Anch’io! Cara mamma e caro papà, cosa dite voi? “Con noi tu crescerai,
    devi essere quello che sei: parte di questo mondo che ami così intensamente.
    Quando sei nata, ti abbiamo dato tutto il nostro amore:
    tu eri il nostro angelo, una stella discesa dal cielo.
    Io sono tua madre, io sono tuo padre, siamo molto orgogliosi di averti avuto.
    Anche noi… anche noi!”

    Questa composizione ha fatto il giro del mondo ed è stata adottata da varie associazioni che si interessano di bambini che soffrono. Il 30 settembre 2009 Giorgio Fornasier è stato invitato a cantare questo suo brano in un importante concerto di beneficienza a Londra assieme ad altri famosi artisti, tra i quali Mark Knopfler dei Dire Straits.

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    Questa è una registrazione video di una esecuzione dal vivo di “Ich auch” del 2010


    Video "Ich Auch"



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    Nell’autunno del 2005 questa canzone è servita per sensibilizzare la popolazione e le autorità del Paraguay sulla realtà dei bambini che nascono in villaggi spersi nell’interno del paese e che spesso non vengono registrati, per cui per il governo e le autorità locali non esistono. Si è calcolato che la percentuale di questi bambini sfortunati sfiorava il 13%. Il Maestro Luis Szarán, dopo aver ascoltato la composizione dell’amico Giorgio, ha organizzato nella Cattedrale di Asunción (Paraguay) un “Concierto para los niños que no existen”, con la partecipazione di una orchestra di 500 bambini, tutti sconosciuti alle autorità preposte. Alla fine del concerto nella grande emozione sia degli interpreti, che del pubblico, Giorgio ha cantato “Yo también” (Ich auch) accompagnato da questa straordinaria orchestra.

    A partire da quel concerto memorabile, che aveva come símbolo questa canzone, è aumentato l'interesse delle autorità e ispirato organizzazioni della società civile mettendo in moto una campagna seria per trovare la soluzione al problema dei bambini che non esistono. Così in meno di un anno si è riusciti a registrare più di 100.000 bambini, lasciando come eco sonoro gli accordi di una canzone nata quasi per caso. Giorgio conserva in un posto speciale del suo cuore quel momento e ringrazia quella bambina tedesca che lo ha ispirato tirandolo per la manica e ripetendo... "ich auch", anch'io!