Pg_2 - GiorgioFornasier

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In quegli anni ricoprivo la carica di Presidente della Azienda di Promozione Turistica delle Dolomiti Bellunesi e quindi frequentavo spesso serate importanti assieme alle altre autorità della città di Belluno. Dopo essermi consultato con la mia Maestra, mi arrischiai a proporre un mio primo concerto impegnativo di arie barocche ed operistiche, presso il Circolo Ufficiali della Caserma Fantuzzi a Belluno il 27 ottobre 1989. Mi accompagnò al pianoforte l’amico fedele di sempre Ivano Battiston ed era presente alla serata anche la mia maestra Pamela Hebert.

ASCOLTO:
Di questo concerto ho riportato su due brani. Era il mio vero e proprio debutto "ufficiale" con un repertorio molto impegnativo:

dalla "Tosca" di Giacomo Puccini "E lucevan le stelle"

dall’"Arlesiana" di F. Cilea il "Lamento di Federico"


Concerto operistico di Giorgio Fornasier al Circolo Ufficiali
della Brigata Alpina Cadore a Belluno il 27 ottobre 1989.
Al pianoforte Ivano Battiston.



Il concerto andò molto bene e mi incoraggiò a ripeterlo il 10 novembre 1989 nella palestra comunale di Mas di Sedico. Questa volta fu registrato dal mio maestro di chitarra Giorgio Ghe, sempre presente ai grandi appuntamenti della mia carriera. Rileggere il programma oggi mi fa tremare i polsi e mi domando con quale coraggio ho affrontato tale repertorio, superando l’esame brillantemente.

ASCOLTO
:
Di seguito si può ascoltare l’intero programma sopra riportato, con l’aggiunta di due bis molto impegnativi alla fine:


di G. Carissimi "Vittoria mio core"


di F. Durante "Danza, danza fanciulla gentile"


di G. Giordani "Caro mio ben"

di B. Marcello "Il mio bel foco"

di F.P. Tosti "Chanson de l’adieu"


di S. Castaldon "Musica proibita"


 

da "Così fan tutte" di W.A. Mozart "Un’aura amorosa"

 

dalla "Tosca" di G. Puccini "E lucevan le stelle"

 

dalla "Carmen" di G. Bizet "La fleur que tu m’avais jetée"

 

dalla "Fanciulla del West" di G. Puccini "Ch’ella mi creda"

 

dal "Eugene Onegin" di P. Tchaykowsky "Aria di Leski"

 

da "Aida" di G. Verdi "Celeste Aida"

 

dalla "Turandot" di G. Puccini "Nessun dorma"

 

dall’"Arlesiana" di F. Cilea il "Lamento di Federico" (incompleto)

 

Mi chiedo ancora oggi come abbia potuto osare tanto. Come si può notare la mia voce è ancora dura, cruda e poco sostenuta sul fiato. Tendo ancora a cantare di fibra e gli acuti sono ancora poco rotondi e non squillanti. Comunque sono orgoglioso di essermi cimentato su questo repertorio agli inizi della mia carriera, anche per capire che la mia voce era più adatta a brani meno lirici, per cui mi sono indirizzato quasi subito sulla musica sacra e barocca.



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