Pg_18 - GiorgioFornasier

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Per concludere, arrivato all’età di 66 anni, vorrei togliermi qualche sassolino dalle scarpe ed uno in particolare. Quando nel 2005 il Governo del Paraguay mi ha insignito di un’alta onorificenza, un bellunese che opera in quel paese da diversi anni, evidentemente invidioso, mi ha attaccato pesantemente senza alcuna ragione con un articolo in spagnolo sulla stampa locale dicendo: "Vi dico io, che lo conosco bene, chi è Giorgio Fornasier, che qui si spaccia per un novello Pavarotti. Dalle nostre parti è conosciuto solo come cantante da osteria".

Come vedete la stupidità non ha confini e certi compaesani non si smentiscono mai nel loro assurdo masochismo, anche quando almeno il ruolo che ricoprono dovrebbe consigliare loro un comportamento più adeguato.

Io non ho mai detto di essere un grande tenore e non penso di essermi mai montato la testa o dato delle arie. Sono sempre stato consapevole dei miei limiti e sono il primo critico di me stesso.  Canto sempre ed ovunque con piacere, con impegno e rispetto per il pubblico che mi ascolta e non mi vergogno quindi di cantare anche per le osterie, le piazze, i cortili, le case di riposo, come se fossero grandi teatri, cattedrali e prestigiose sale da concerto dove, comunque, ho cantato in tutto il mondo.

Leggendo questi ricordi ed ascoltando le registrazioni da me fatte, non si può negare che qualcuno in tutto il mondo ha apprezzato la mia voce ed il mio modo di cantare. Spero piaccia anche a voi.



Giorgio Fornasier


 
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